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Contemporaneo Napoletano: l’Arte del ’900 a Castel Sant’Elmo

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Domenica 10 febbraio, ore 11.00


Contemporaneo Napoletano: l’Arte del ’900 a Castel Sant’Elmo

Appuntamento all’ingresso di Castel Sant’Elmo, Via Tito Angelini 22, presso la biglietteria ore 10.45
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – Contributo di partecipazione 10 € (NON comprende il biglietto d’ingresso al Museo – 5€) (massimo 20 persone)

Nell’ormai lontano 2010, sull’imponente Piazza d’Armi di castel Sant’Elmo e in particolare nel Carcere Alto, adiacente alla Biblioteca e alla Fototeca di Storia dell’Arte, viene inaugurato il Museo del Novecento: un evento museografico molto significativo per lo sviluppo dell’arte contemporanea a Napoli, perché mette finalmente in atto un’idea che è stata al centro dell’infuocato dibattito tra artisti, critici e amministratori della cultura già a partire dagli anni ’50 e ’60, ossia dotare la città di un museo dedicato specificamente alla produzione artistica contemporanea.

Il Museo ha una collezione di 170 opere, appartenenti agli ambiti prevalenti della pittura, della scultura e dell’incisione/grafica. Sono a firma di 90 artisti, in assoluta maggioranza napoletani, ad eccezione di alcuni autori i quali, pur non partenopei, hanno comunque svolto un ruolo chiave nello sviluppo dei fatti artistici cittadini.

Napoli 1910-1980 per un Museo in progress, questo il titolo della collezione dal taglio storico, ossia derivata da una selezione effettuata in base ad un criterio cronologico. Gli argini temporali indicati nel titolo includono quindi esperienze che, agli inizi del XX secolo, sono in risonanza con gli sviluppi dell’arte internazionale, come la Secessione dei Ventitré o il Futurismo a Napoli, per arrivare all’analisi e documentazione della produzione artistica locale all’alba del fatidico terremoto del 23 Novembre, l’evento naturale che ha segnato una grave battuta di arresto per la città.

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

Lo splendore dell’antica Cina

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Sabato 09 febbraio, ore 16.30

Lo splendore dell’antica Cina

Appuntamento allo scalone esterno del Museo, ore 16.15
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10 € (NON comprende il biglietto d’ingresso al Museo – 5€ in occasione del capodanno cinese) (massimo 20 persone)

La visita guidata sarà curata da Archeologia a Napoli servizi per l’ archeologia e per il turismo culturale  e  IRIAE –
International Research Institute for Archaeology and Ethnology

In occasione del Capodanno cinese 2019, vi condurremo alla scoperta dell’antica Cina attraverso l’eccezionale mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina” ospitata dal Museo Archeologico di Napoli.

La storia cinese affonda le sue radici in tempi antichissimi, imponendosi come una delle culture ancestrali dell’umanità.

La conoscenza della storia cinese e in particolare delle sue prime fasi era molto limitata fino agli Anni ’80 del secolo scorso. Le scoperte archeologiche degli ultimi trenta anni hanno totalmente rinnovato l’immagine della Cina antica, delle sue genti, dei suoi misteriosi e complessi culti, dei riti, della vita quotidiana ecc.

La  nostra conoscenza della cultura cinese dell’Età del Bronzo era intrappolata nello studio delle prime tre dinastie: dalla misteriosa ed ancora poco conosciuta dinastia Xia (ca 2205 a.C. – ca 1751 a.C.), passando per la grandiosa Dinastia Shang (ca 1751 a.C. – ca 1122) creatori della scrittura e dei famosi bronzi, e alla successiva Dinastia Zhou (ca 1050 a.C. – ca 221 a.C.) con la creazione di strutture sociali e politiche più solide, fino ad arrivare a quella che può essere considerata la più emblematica Dinastia della Cultura cinese gli Han (ca 206 a.C. – 220 d.C.).

Si riteneva vi fosse un unico centro civilizzatore, la Valle del fiume Giallo, ma grazie alle recenti indagini indagini archeologiche si è rivelato un network di culture complesse e prolifiche, al di fuori del contesto Shang. Una di queste è la protagonista della mostra esposta al MAN, ovvero la Cultura Shu nello Shichuan la cui produzione di bronzi, ad esempio, non era assolutamente inferiore a quella Shang. gli scavi archeologici condotti negli anni ’80 hanno rivelato massicce mura urbane ed i due straordinari depositi rituali databili al periodo Anyang (ca 1300 a.C. – ca 1050 a.C.), i cui reperti saranno esposti al MAN fino all’11 marzo.

Le scoperta archeologiche della provincia del Sichuan, nella valle di Chengdu “la terra dell’abbondanza”, hanno dimostrato la presenza di centri urbani al di fuori della Valle del Fiume Giallo, che riferiscono di una civiltà organizzata, un importante sistema urbano, l’immagine del misterioso mondo spirituale del popolo Shu, che si rivela grazie agli straordinari manufatti.  

La mostra con i suoi 130 oggetti provenienti offre ai visitatori un panorama sulla vita religiosa, sociale e quotidiana del popolo Sichuan dal 1600 a.C. al 220 d.C.

La visita sarà tenuta da un archeologo esperto di Estremo Oriente– Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.


Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com


*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

All’ombra del Vesuvio. Visita alla Villa di Poppea ad Oplontis

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Domenica 27 Gennaio, ore 11.00

All’ombra del Vesuvio. Visita alla Villa di Poppea ad Oplontis

Appuntamento all’ingresso della Villa di Oplontis, Torre Annunziata (Via dei Sepolcri), ore 10.45
Prenotazione obbligatoria – contributo di partecipazione: € 10 (NON comprende il biglietto d’ingresso agli scavi)
La visita si terrà solo se si raggiungerà il numero minimo di adesioni.

Per il ciclo di visite “All’ombra del Vesuvio”, domenica  andremo a scoprire la grandiosa Villa di Poppea ad Oplontis.

La splendida residenza riservata all’otium dell’imperatrice, grazie alla combinazione tra architettura, pittura e arte del giardino (ars topiaria), è uno dei complessi più suggestivi dell’area vesuviana.
L’eccezionale conservazione delle bellissime decorazioni in II stile pompeiano concorre a fare della villa un esempio unico e straordinario dell’architettura di lusso in Campania.

La visita sarà tenuta da un archeologo professionista – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

 
info e prenotazioni*:

Telefono:3494570346
email: info@archeologianapoli.com
Prenota direttamente su: www.archeologianapoli.com

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

L’Archeologia dei Borbone al Museo di Napoli

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Sabato 26 Gennaio, ore 16.30

L’Archeologia dei Borbone al Museo di Napoli

Appuntamento allo scalone esterno del Museo, ore 16.30
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10 € (NON comprende il biglietto d’ingresso al Museo) (massimo 20 persone)

La visita la Museo Archeologico Nazionale di Napoli  sarà dedicata all’Archeologia dei Borbone, ossia alle incredibili scoperte effettuate nei siti vesuviani a partire dal 1738, quando,  per volere di Carlo di Borbone, furono iniziati gli scavi dell’ antica Herculaneum, a cui seguirono nel 1748 quelli di Pompei e Stabiae.

Le preziose Antichità di Ercolano e Pompei andarono ad arricchire le collezioni del Re  alla Reggia di Portici, dove fu istituito il Museo Ercolanese (1758). Esse giunsero al Real Museo Borbonico dal 1816, l’attuale Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Visiteremo le straordinarie collezioni di statue, affreschi e mosaici provenienti dalle città sepolte dal Vesuvio che, insieme agli oggetti di uso quotidiano (vetri, bronzi, argenti), fanno del Museo di Napoli uno dei più importanti al mondo.

Attraverso le sale del Museo, rivivremo lo splendore delle città sepolte dal Vesuvio e assaporeremo la grandezza e il fervore artistico e intellettuale della  corte di Carlo III.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

Napoli, Caravaggio e il Barocco. Genio, follia e teatro

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Domenica 13 Gennaio, ore 10.00

Napoli, Caravaggio e il Barocco. Genio, follia e teatro

Appuntamento davanti al Duomo di Napoli, ore 10.00

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10€ (nel contributo di partecipazione NON è incluso il Biglietto d’ingresso al Pio Monte della Misericordia)

La Cappella del Tesoro di San Gennaro, la guglia dedicata al Santo protettore di Napoli, il Pio Monte della Misericordia. Tra i capolavori dell’arte del barocco Napoletano e l’assoluta genialità del Caravaggio, una mattinata all’insegna della meraviglia.

Si visiterà la Cappella del Tesoro di San Gennaro, e il Pio Monte della Misercordia (chiesa e Quadreria)

 

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

 

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00 del giorno che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

 

L’alba del Novecento in Italia. Il Futurismo

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Sabato 17  Novembre, ore 16.00

L’alba del Novecento in Italia. Il Futurismo 

Appuntamento all’ingresso del Maschio Angioino

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 8 € (Non include il biglietto per la mostra)

Simultaneità, velocità, compenetrazione tra figura e ambiente, moto assoluto e moto relativo, feticismo: tutti i più importanti concetti estetici, figurativi e plastici, introdotti dagli artisti membri del Futurismo, riletti non soltanto alla luce del gioioso “vitalismo”, ossia del carattere forse più evidente del primo movimento artistico italiano d’avanguardia nel ‘900 ma anche attraverso una nuova chiave di lettura offerta – questa la principale novità storiografica della mostra –, dall’idea di alienazione propria della critica e del pensiero marxista. L’esposizione, intitolata “Il Futurismo. Anni ’10-anni ’20”, offre una rilettura del percorso artistico futurista  nella completa estensione cronologica del movimento, ossia tesa a superare la tradizionale divisione tra Primo e Secondo Futurismo. Essa abbraccia l’arco di due decenni storicamente fondamentali per lo sviluppo dell’arte contemporanea e si articola in 64 opere, a firma dei più importanti esponenti del gruppo futurista: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Arturo Ciacelli, Fortunato Depero, De Pistoris, Gerardo Dottori, Carlo Erba, Julius Evola, Fillia, Arnaldo Ginna, Enrico Prampolini, Luigi Russolo, Antonio Sant’Elia, Gino Severini, Benedetta Cappa Marinetti, Mario Sironi, Romolo Romani e infine il napoletano Francesco Cangiullo il quale testimonia, attraverso un intenso e stretto rapporto con Filippo Tommaso Marinetti, il contributo creativo offerto dalla città di Napoli alla nascita del Futurismo.

 

La visita sarà tenuta da un esperto di Arte Contemporanea – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

Napoli Medievale. Le origini di una Capitale

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Sabato 17 Novembre, ore 10.00

Napoli Medievale. Le origini di una Capitale

Appuntamento angolo via Duomo – via Marina, ore 10.00

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10€ (parte del contributo sarà destinato al sostegno delle attività sul territorio svolte dalla parrocchia di Santa Maria Egiziaca a Forcella)

Il quarto percorso dedicato alla Napoli Medievale abbraccerà l’area del mercato e di Forcella. Si partirà dal Campo Moricino che, teatro della cruenta esecuzione di Corradino di Svevia, divenne il Foro Magno nei primi anni della dominazione angioina. Il “Mercato Nuovo” occupa un’area di 3 ettari che dal 1302 fu affrancata da qualsiasi vincolo di proprietà ecclesiastica. Si tratta di una testimonianza della vocazione marittima e mercantile di Napoli, che la rese una delle città più importanti del Mezzogiorno e poi, con Carlo I d’Angiò, il centro politico sociale ed economico di un regno di respiro internazionale. 

Durante l’itinerario ripercorreremo luoghi e tappe della storia che elevò Napoli al rango di Capitale. Visiteremo l’antica San Giovanni a Mare risalente al XII secolo, Sant’Eligio Maggiore e Sant’Agrippino a Forcella entrambe edificate a partire dal 1270. Vedremo le spoglie dell’antichissima chiesa di Santa Maria a Piazza, risalente al IV secolo d.C., che ha ospitato le spoglie del duca Bono (832-834).

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

 

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

 

Nero Napoletano

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NERO NAPOLETANO

ArcheologiaNapoli & VIVIQuartiere

Sabato 3 Novembre, ore 20.30

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- contributo di partecipazione €8 a persona

Appuntamento alle ore 20.30 in Piazzetta Pietrasanta, lungo via Tribunali (di fronte all’Istituto Diaz)

 Un percorso nel cuore antico di Napoli, che attraverso il gioco del lotto e la cabala, racconterà Virgilio Mago, il fantasma di Maria d’Avalos, il Principe di Sansevero, le ianare ed il diavolo maiale, le “anime do priatorio”tra folklore ed antropologia, religiosità e superstizione, esoterismo e mistero.

 

Per contatti e prenotazioni*:

ArcheologiaNapoli
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota direttamente su: www.archeologianapoli.com

Viviquartiere: 3396304072

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

 

Lapis. I Segreti della Pietrasanta

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Sabato 14 Luglio, ore 11.00

Lapis. I segreti della Pietrasanta

Un percorso sotterraneo nella storia di Napoli

Appuntamento all’ingresso della Chiesa di Santa Maria Maggiore (Pietrasanta), lungo via dei Tribunali, ore 10.45 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – contributo di partecipazione 15 €,  il biglietto d’ingresso è incluso.
Una visita inedita alla scoperta dei segreti della Pietrasanta attraverso un percorso appena inaugurato che ci condurrà nella Cripta e nei sotterranei della Basilica.
Vi accompagneremo in un viaggio attraverso 2500 anni di storia fino a discendere nelle viscere di Napoli.
Il complesso, posto alle porte del decumano maggiore, comprende una serie di  monumenti di eccezionale rilievo come la Cappella Pontano, capolavoro rinascimentale con il bellissimo pavimento in maiolica del Quattrocento, la cappella del Santissimo Salvatore, il campanile romanico, il più antico di Napoli, con il suo caratteristico elevato in mattoni e i tanti frammenti di antichità utilizzati nella costruzione e infine la Basilica progettata dal Fanzago.
Da un punto di vista archeologico, già dall’esterno, si riconoscono i muri perimetrali di una delle insule della città greca e romana, ma discendendo nella cripta, si incontrano i fastosi resti di una domus decorata da preziosi mosaici.
Il percorso accompagnato da una serie di istallazioni multimediali, foto video e arricchito attraverso nuove tecnologie terminerà circa 40 metri sotto terra nelle cave della Pietrasanta scavate proprio per la costruzione della basilica.

Per contatti e prenotazioni*:
Prenota online su:www.archeologianapoli.com
*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

Il Museo della follia. Goya, Bacon e Maradona

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Sabato 19 Maggio, ore 17.30

Il Museo della follia. Goya, Bacon e Maradona

Appuntamento presso Santa Maria Maggiore della Pietrasanta, lungo via dei Tribunali, ore 17.15
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 16 € incluso il biglietto d’ingresso alla mostra

 

Il Museo della Follia è un repertorio, senza proclami, senza manifesti, senza denunce”. Con questo incipit Vittorio Sgarbi, introduce la mostra in corso presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta della Pietrasanta. Un insieme di oltre duecento opere, in prevalenza lavori d’arte contemporanea a firma di autori italiani del Novecento. Non mancano nomi celebri  come  il lombardo Tranquillo Cremona, alla cui “Cleopatra” il curatore della mostra dedica anche un intenso testo personale, i napoletani Vincenzo Gemito, Michele Cammarano e Antonio Mancini e i rimandi al Settecento, alle origini dell’inquietudine moderna con Francisco Goya.

Un repertorio per il quale si è volutamente abdicato ad ogni tentativo di ordinamento razionale – cronologico o tematico che sia – e d’altronde non poteva essere altrimenti, visto che il tema della follia è così vasto da non poter essere affrontato in maniera esaustiva, tanto è immane la mole di documenti e riflessioni che la cultura occidentale ha prodotto su di esso, nel corso dei secoli. Il discorso sulla follia, oggi più che mai, deve essere affrontato e non rimosso. E se l’olandese Erasmo da Rotterdam tessé un celebre elogio filosofico della Follia, nel lontano 1511, con ArcheologiaNapoli avrete adesso l’occasione di esplorarne gli aspetti più inediti e suggestivi, a cominciare dallo stretto legame che intercorre da sempre tra il disagio mentale e la creazione artistica.

Per contatti e prenotazioni**:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

**La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.