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La collezione di un principe. Rubens, Van Dyck e Ribera

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Domenica 24 febbraio , ore 10.30

La collezione di un Principe. Rubens, Van Dyck e Ribera

Appuntamento davanti al Palazzo Zevallos di Stigliano, Via Toledo 185, ore 10.15

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10 € ( Non Comprende il biglietto d’ingresso al Museo)

La mostra riporta eccezionalmente a Palazzo Zevallos Stigliano una parte della prestigiosa collezione appartenuta alla famiglia Vandeneynden, mercanti e finanzieri fiamminghi attivi a Napoli per gran parte del Seicento, che abitò nella sontuosa dimora di via Toledo dagli ultimi decenni del Seicento.

La collezione vantava opere straordinarie, la miglior produzione italiana e fiamminga del tempo, testimonianza dei rapporti artistici e culturali che intercorsero a lungo tra il Nord e il Sud dell’Europa. Si tratta dunque di capolavori tuttora celebri, come il Banchetto di Erode di Rubens (ora a Edimburgo) e ancora esemplari di Anthony van Dyck, Aniello Falcone, Luca Giordano, Mattia Preti, Jusepe de’ Ribera, Salvator Rosa, Massimo Stanzione, Guercino, Annibale Carracci, Jan Brueghel, Jan Miel, Andrea Vaccaro, numerose nature morte nonché paesaggi e battaglie di altri maestri fiamminghi.

La visita sarà tenuta da uno storico dell’arte professionista– Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3470819934– eventi@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

L’alba del Novecento in Italia. Il Futurismo

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Sabato 17  Novembre, ore 16.00

L’alba del Novecento in Italia. Il Futurismo 

Appuntamento all’ingresso del Maschio Angioino

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 8 € (Non include il biglietto per la mostra)

Simultaneità, velocità, compenetrazione tra figura e ambiente, moto assoluto e moto relativo, feticismo: tutti i più importanti concetti estetici, figurativi e plastici, introdotti dagli artisti membri del Futurismo, riletti non soltanto alla luce del gioioso “vitalismo”, ossia del carattere forse più evidente del primo movimento artistico italiano d’avanguardia nel ‘900 ma anche attraverso una nuova chiave di lettura offerta – questa la principale novità storiografica della mostra –, dall’idea di alienazione propria della critica e del pensiero marxista. L’esposizione, intitolata “Il Futurismo. Anni ’10-anni ’20”, offre una rilettura del percorso artistico futurista  nella completa estensione cronologica del movimento, ossia tesa a superare la tradizionale divisione tra Primo e Secondo Futurismo. Essa abbraccia l’arco di due decenni storicamente fondamentali per lo sviluppo dell’arte contemporanea e si articola in 64 opere, a firma dei più importanti esponenti del gruppo futurista: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Arturo Ciacelli, Fortunato Depero, De Pistoris, Gerardo Dottori, Carlo Erba, Julius Evola, Fillia, Arnaldo Ginna, Enrico Prampolini, Luigi Russolo, Antonio Sant’Elia, Gino Severini, Benedetta Cappa Marinetti, Mario Sironi, Romolo Romani e infine il napoletano Francesco Cangiullo il quale testimonia, attraverso un intenso e stretto rapporto con Filippo Tommaso Marinetti, il contributo creativo offerto dalla città di Napoli alla nascita del Futurismo.

 

La visita sarà tenuta da un esperto di Arte Contemporanea – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

Da De Nittis a Gemito. Napoletani tra Napoli e Parigi

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Sabato 17 Marzo, ore 11.00

Da De Nittis a Gemito. Napoletani tra Napoli e Parigi 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – contributo di partecipazione 8 € (NON include il biglietto d’ingresso al Museo 5€)

Appuntamento davanti a Palazzo Zevalos, via Toledo 185-ore 10.45.

La mostra “Da De Nittis a Gemito: i napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo”  si sofferma sulla produzione artistica di pittori e scultori napoletani che operarono a Parigi nella seconda metà dell’Ottocento. Quando cominciò a diffondersi l’Impressionismo, erano tanti erano gli artisti giunti da Napoli nella capitale francese, dove, affascinati dagli impressionisti francesi, iniziarono a sviluppare uno stile nuovo e moderno che coinvolgeva soprattutto i soggetti trattati, come i paesaggi, le marine e le vedute urbane. Di De Nittis, figura rappresentativa della mostra, sono esposte una trentina di opere. Pugliese di nascita ma napoletano di vocazione e cultura, nel suo celebre salotto parigino, dove erano ospiti abituali Edgar Degas, Edmond de Goncourt, Charles François Daubigny, ha accolto gli artisti napoletani che giungevano in città. Tra questi Antonio Mancini che proprio dall’assidua frequentazione di quel salotto riuscì a trarre ispirazione per una pittura del tutto originale. Oltre a De Nittis, Mancini e Gemito gli altri protagonisti della mostra che raccontano come tra le pendici del Vesuvio e le rive della Senna nacque la “pittura della vita moderna” sono Giuseppe Palizzi, Domenico Morelli, Gioacchino Toma, Francesco Netti, Francesco Paolo Michetti, Federico Rossano, Edoardo Tofano, Giacomo Di Chirico, Alceste Campriani. 

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

 

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

L’età dell’oro. La Campania di Augusto. Museo Archeologico Nazionale di Napoli

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Domenica 1 Marzo, ore 10.15

L’età dell’oro. La Campania di Augusto. Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Vista la gratuità dei siti e dei musei statali, domenica 1 marzo visiteremo la mostra “Augusto e la Campania”
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – contributo di partecipazione € 8 a persona (minimo 10 persone)
Per contatti: 3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota direttamente su: http://archeologianapoli.com/itinerari/napoli.html

 Appuntamento,  Fermata Museo Metro linea 1, uscita Museo Nazionale
27613-na

Le fonti antiche sono ricchissime di testimonianze
che riguardano Augusto in Campania,
dove il primo imperatore soggiornò in diverse occasioni
assaporando le piacevolezze di questa terra. Il
princeps morì nei pressi di Nola il 19 luglio del 14 d.C.
(Tacito, Annali, I 5) e in Campania trascorse gli ultimi
giorni della sua incredibile esistenza.
La presenza dell’imperatore in Campania è testimoniata decine di opere pubbliche, infrastrutture stradali, acquedotti, porti, etc, ma anche dallo splendore delle decorazioni che alludevano ad un
mondo pacificato, dove l’impero creato da Augusto aveva favorito lo sviluppo
della vita civile e del commercio.