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Ivan Varriale è nato a Napoli nel 1974, si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli con il massimo dei voti, lode, menzione dignità di pubblicazione, specializzato in Archeologia Classica presso l’Università della Basilicata, con il massimo dei voti e lode. È stato docente di “Archeologia Classica” presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dal 2004 al 2009 è stato “Visiting Researcher” presso l’Università di Tokyo, borsista dell’Istituto Archeologico Germanico (2011), borsista Fritz Thyssen Stiftung (Fondazione Fritz Thyssen). Förderung italienischer Nachwuchswissenschaftler an deutschen Institutionen in Italien (2013). Dal 2004 al 2009 è stato Direttore Tecnico (SOA: OS25, OS2) dell'impresa di restauro Euris s.r.l. Ha partecipato a numerosi progetti scientifici internazionali e a numerosi scavi, da ultimo è stato direttore di uno dei fronti di scavo del Grande Progetto Pompei. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche, dal 2010, è curatore della collana “Enolibro, pagine da bere” edita da Valtrend editore; è consulente scientifico e curatore redazionale per alcune case editrici nazionali, consulente scientifico per documentari prodotti in ambito nazionale e internazionale. È fondatore del progetto Archeologia a Napoli per il finanziamento della ricerca indipendente e presidente dell'Associazione ArcheologiaNapoli. Membro dell’Executive Board dell’ INTERNATIONAL RESEARCH INSTITUTE FOR ARCHAEOLOGY AND ETHNOLOGY (I.R.I.A.E.)

Rione Terra. Alla scoperta dell’antica Puteoli

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Domenica 6 maggio, ore 10.30

Il Rione Terra. Alla scoperta dell’antica Puteoli

Appuntamento all’ingresso del Rione Terra, ore 10.15

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10€ a persona, massimo 25 persone

Inizieremo la visita dalla cattedrale ritrovata riaperta dopo cinquant’anni dall’incendio che nella notte tra il 16 il 17 maggio 1964 la distrusse completamente, dove convivono i resti dell’antico tempio di Augusto e la cattedrale seicentesca in stile barocco voluta dal vescovo Càrdenas.
Visiteremo il “nascosto” percorso archeologico dell’antica Puteoli, camminando per il decumano di epoca della fondazione della colonia, tra le taberne del cardo di via san Procolo fino ad arrivare al panificio della città.

Per contatti e prenotazioni**:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

**La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

 

 

Napoli e il Rinascimento

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Sabato 5 Maggio, ore 10.00

Napoli e il Rinascimento

Appuntamento angolo a piazza del Gesù, sotto la Guglia dell’immacolata

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 13€ (comprende il biglietto per la Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi)

 

Passeggiata alla scoperta del Rinascimento a Napoli, dall’architettura civile a quella religiosa. Partendo da piazza del Gesù  ammireremo i due palazzi caratterizzati dalla facciata con il bugnato: Palazzo Sanseverino, ora chiesa del Gesù e Palazzo Gravina, maggior esempio dell’architettura rinascimentale a Napoli. Continueremo verso la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi è stata nei secoli oggetto di svariate vicende storico artistiche che l’hanno vista protagonista. In realtà questo luogo è conosciuto anche con il nome di Santa Maria di Monteoliveto. La chiesa testimonia lo stretto legame tra Napoli e la Toscana, infatti vi hanno operato moltissime maestranze tosche: un felice connubio tra Rinascimento napoletano e toscano, segno della grande osmosi culturale che si creò in quegli anni tra la corte Aragonese e quella Medicea. Queste sono in particolare la cappella Piccolomini e Mastrogiudice – Correale, che conservano opere di Antonio Rossellino e Benedetto da Maiano, figure di spicco della scuola toscana del periodo. La chiesa fu molto cara ai sovrani Aragonesi e, in particolare, a re Alfonso, il quale era solito venire qui ad ascoltare la messa. All’interno è possibile ammirare anche il Compianto su Cristo Deposto, gruppo di otto figure in terracotta un tempo policrome, realizzato nel 1492 dal modenese Guido Mazzoni. Nell’opera appaiono anche alcuni reali aragonesi, nelle vesti di protagonisti della scena. a Altro ambiente importante è la Sacrestia, un tempo refettorio dei frati. La volta è stata completamente affrescato da Giorgio Vasari tra il 1544 ed il 1545 presenta virtù personificate, accompagnate da motivi zoomorfi e fitomorfi, in cui è visibile una incisività di contorno di chiara inspirazione michelangiolesca.

 

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

Le Basiliche paleocristiane di Cimitile

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Sabato 21 Aprile, ore 10.40

Le Basiliche paleocristiane di Cimitile

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – contributo di partecipazione  10 € (NON include il biglietto d’ingresso 4 €) 

Appuntamento davanti all’ingresso del sito-ore 10.30

Il complesso di Cimitile nei pressi di Nola è uno dei più interessanti siti paleocristiani d’Italia. Esso mostra testimonianze della cristianità dal III secolo d.C. fino ad oggi senza soluzione di continuità attraverso una stratificazione secolare di architetture ed eccezionali apparati decorativi (pitture, sculture e mosaici) che rendono il sito unico ed enormemente affascinante.

Le basiliche sviluppatesi nel sito antico cimitero di epoca romana databile tra il II e il III secolo d.C., dove i grandiosi mausolei provano la grandezza di Nola e la ricchezza del suo territorio, l’ager nolanus , e allo stesso tempo testimoniano la diffusione del culto cristiano come dimostrano le pitture a tema biblico.

Il complesso basilicale si sviluppò intorno alla tomba di San Felice , un martire senza martirio. Dal IV secolo vennero costruiti i primi edifici, presso i quali numerosi pellegrini giungevano per rendere omaggio al martire. Grazie all’opera di San Paolino da Nola, un nobile Romano che fu governatore della Campania, il complesso fu collegato a Nola da una strada e fu servito dall’acquedotto proveniente da Abella. Egli si adoperò per tutta la sua vita per i nolani e, divenuto vescovo, fece costruire una grandiosa Basilica, sacrificò ogni ricchezza e infine sé stesso per liberare i nolani fatti prigionieri dai Visigoti.

Anche dopo la morte di San Paolino il complesso continuò a crescere e ad arricchirsi di grandiosi edifici.

 

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

 

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

Paestum

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Domenica 8 Aprile, ore 11.00

Da Poseidonia a Paestum

Visita al Parco archeologico e al Museo

Prenotazione obbligatoria-contributo di partecipazione 12 €
Appuntamento alle 10.45 davanti al cancello esterno del Museo Archeologico Nazionale di Paestum (NON comprende il biglietto d’ingresso al sito).

Il gruppo potrà essere composto massimo da 25 persone.

Il sito archeologico di Paestum, dal 1998 Patrimonio Unesco, è un luogo unico al mondo, ammirato e riprodotto da artisti e intellettuali negli ultimi tre secoli.

La città fondata dagli Achei provenienti da Sibari, nel 600 a.C. con il nome di Poseidonia, ci ha restituito tre templi di epoca greca conservati in maniera eccezionale che ci permettono di osservare l’evoluzione dell’architettura dorica dall’età arcaica a quella classica.

Oltre ai templi, all’epoca greca risalgono l’Heroon, la tomba del  mitico fondatore, e l’Ekklesiasterion, dove si riunivano i cittadini in assemblea.

La città mostra i segni di romanizzazione, cominciata con la deduzione della colonia di Paestum   nel 273 a.C. Il sito comincia ad assumere l’aspetto di città romana con il foro e gli edifici pubblici come il Capitolium, il Comitium e l’anfiteatro.

La visita continuerà nello straordinario Museo Archeologico Nazionale, dove sono conservate le preziose e antichissime metope del Tempio di Hera Argiva alla foce del Sele, fondato da Giasone e dedicato alla protettrice degli Argonauti, che definiva il confine settentrionale di Poseidonia, oltre il quale vivevano gli Etruschi.

La sezione più interessante del museo è senz’altro quella dedicata alle necropoli, attraverso le quali si possono comprendere i mutamenti nella cultura di Poseidonia alla fine del V secolo con l’occupazione lucana.  La portata del cambiamento è ben visibile nei corredi funerari e soprattutto nel confronto tra la celebre Tomba del Tuffatore e le successive tombe lucane, che manifestano una cultura italica basata sul valore guerriero.

La visita sarà tenuta da un archeologo professionista – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

Io DALI’ al Palazzo delle Arti di Napoli

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Sabato 31 Marzo, ore 17.00

Io  DALI’ al Palazzo delle Arti di Napoli

Appuntamento alle ore 16.45(partenza 17.00), all’ingresso del PAN, Via dei Mille, 60

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 8€ a persona (NON comprende il biglietto del Museo)

 

«Aquì Port  Lligat! Soy Dalì … Jan Dalì … semper Dalì … Je suis el ùnico!». La voce poliglotta di Salvador Dalì si diffonde all’ingresso dell’esposizione in corso al Palazzo delle Arti Napoli, evocando la sensazione di un viaggio extraterrestre, del progressivo approdare, di sala in sala, su di un corpo celeste prossimo al nostro ma, come la luna, fondato su una logica irriducibilmente altra e poetica: Il pianeta Dalì.

Dedicata all’opera ma anche alla personalità del geniale artista catalano Salvador Dalì, la mostra intitolata Io DALI’ è composta da dipinti, disegni, video, fotografie, riviste, illustrazioni ma soprattutto da documenti storici. Dalì è stato uno dei primi artisti del XX secolo ad estendere il processo estetico dall’opera d’arte alla sua stessa persona; in altre parole a “vivere esteticamente” e a costruire il suo personaggio anche servendosi dei media, in maniera abile e spregiudicata. Leggendari i suoi gesti e le sue azioni, che di fatto hanno anticipato forme artistiche come l’happening, la performance e l’installazione così come anche la sua partecipazione a show televisivi durante il soggiorno negli Stati Uniti. Uno straordinario intuito per la provocazione ma anche il recupero consapevole della tradizione artistica del passato convivono in Salvador Dalì e derivano dal suo attivismo surrealista, ossia la partecipazione alla più importante (ed ultima) delle Avanguardie Storiche del ’900: il Surrealismo che, all’alba del secondo conflitto mondiale, si propone l’obiettivo di uscire dalla crisi esistenziale, politica, culturale e sociale che aveva caratterizzato l’uomo europeo agli inizi del XX secolo.
Archeologia Napoli invita il pubblico ad una visita guidata alla mostra Io DALI’, in occasione della quale si illustrerà anche un capitolo recente dell’arte contemporanea a Napoli: l’istituzione del PAN, il Centro di Documentazione per i linguaggi dell’arte contemporanea, sorto nel 2005 nel settecentesco Palazzo Roccella.

 


La visita sarà tenuta da  uno Storico dell’arte contemporanea – Guida abilitata della Regione Campania

Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.


Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 20.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.


Archeologia dell’Antica Capua

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Domenica 18 Marzo, ore 10.30

Archeologia dell’Antica Capua

Appuntamento all’ingresso dell’Anfiteatro, ore 10.15
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10 € (NON include il biglietto d’ingresso al Museo*)

 

La moderna città di Santa Maria Capua Vetere sorge dove nel luogo in cui nel IX sec. a.C. gli Etruschi fondarono l’antica Capua, che nel periodo romano fu una metropoli molto prospera e popolosa, tanto da essere chiamata da Cicerone “la seconda Roma”. Del suo passato glorioso si conserva innanzitutto l’Anfiteatro Campano, prima tappa del percorso, secondo per grandezza solo al Colosseo, al quale probabilmente servì come modello, che venne costruito attorno al III secolo a. C., ma rifatto dall’imperatore Adriano nel 119 e abbellito da Antonino Pio. Nei pressi dell’Anfiteatro sorge il Museo dei gladiatori, aperto nel 2003, nel quale sono mostrati gli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano ed è inoltre allestita una rappresentazione meccanica di un combattimento gladiatorio. La visita proseguirà nel Museo Archeologico dell’Antica Capua, nel quale sono esposti  i materiali messi in luce nel corso degli scavi effettuati nella seconda metà del XX secolo nel territorio dell’antica Capua, che vanno dall’età del Ferro (900-850 a.C.) al periodo sannita (V-IV secolo a.C.) e a quello romano. Infine, si visiterà il Mitreo, rinvenuto casualmente nel 1922 durante lo scavo per la costruzione di un edificio, uno dei monumenti meglio conservati tra quelli adibiti al culto del dio persiano Mitra, risalente al II-III secolo d.C., nel quale si conservano interessanti affreschi e, lungo le pareti, i posti a sedere per gli adepti che partecipavano ai riti.

 

Per contatti e prenotazioni**:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su: www.archeologianapoli.com

**La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

*Il costo del biglietto di ingresso cumulativo per accedere ai quattro siti che si visiteranno, non incluso nel contributo, è di € 2,50 per gli adulti, di € 1,25 per i giovani tra i 18 e i 25 anni, studenti ed insegnanti, gratuito per i bambini e i ragazzi fino a 17 anni

Da De Nittis a Gemito. Napoletani tra Napoli e Parigi

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Sabato 17 Marzo, ore 11.00

Da De Nittis a Gemito. Napoletani tra Napoli e Parigi 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – contributo di partecipazione 8 € (NON include il biglietto d’ingresso al Museo 5€)

Appuntamento davanti a Palazzo Zevalos, via Toledo 185-ore 10.45.

La mostra “Da De Nittis a Gemito: i napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo”  si sofferma sulla produzione artistica di pittori e scultori napoletani che operarono a Parigi nella seconda metà dell’Ottocento. Quando cominciò a diffondersi l’Impressionismo, erano tanti erano gli artisti giunti da Napoli nella capitale francese, dove, affascinati dagli impressionisti francesi, iniziarono a sviluppare uno stile nuovo e moderno che coinvolgeva soprattutto i soggetti trattati, come i paesaggi, le marine e le vedute urbane. Di De Nittis, figura rappresentativa della mostra, sono esposte una trentina di opere. Pugliese di nascita ma napoletano di vocazione e cultura, nel suo celebre salotto parigino, dove erano ospiti abituali Edgar Degas, Edmond de Goncourt, Charles François Daubigny, ha accolto gli artisti napoletani che giungevano in città. Tra questi Antonio Mancini che proprio dall’assidua frequentazione di quel salotto riuscì a trarre ispirazione per una pittura del tutto originale. Oltre a De Nittis, Mancini e Gemito gli altri protagonisti della mostra che raccontano come tra le pendici del Vesuvio e le rive della Senna nacque la “pittura della vita moderna” sono Giuseppe Palizzi, Domenico Morelli, Gioacchino Toma, Francesco Netti, Francesco Paolo Michetti, Federico Rossano, Edoardo Tofano, Giacomo Di Chirico, Alceste Campriani. 

La visita sarà tenuta da un professionista dei Beni Culturali – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*:
3494570346 – info@archeologianapoli.com
Prenota online su:www.archeologianapoli.com

 

*La prenotazione va effettuata esclusivamente attraverso i canali sopra elencati entro e non oltre le ore 19.00  del giorno  che precede l’evento. Bisognerà indicare il cognome, il numero di persone per cui si intende prenotare e un numero cellulare di riferimento.

I Longobardi al Museo Archeologico di Napoli

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Sabato 10 Marzo, ore 10.30

I Longobardi al Museo Archeologico di Napoli

Appuntamento presso lo scalone esterno del Museo, ore 10.15
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 8 € ( Non Comprende il biglietto d’ingresso al Museo) (massimo 20 persone)

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Per la prima volta a Napoli, una mostra dedicata ai Longobardi, il popolo che cambiò l’Italia, un grande evento internazionale, nato dalla collaborazioniste tra  Musei Civici di Pavia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Museo Statale Ermitage.

Sono esposte oltre 300 opere provenienti da più di 80  musei  ed enti prestatori, mentre sono 32 i siti e i centri longobardi rappresentati nel percorso espositivo.

“I longobardi. Un popolo che cambia la storia”, a cui hanno lavorato più di 50 studiosi, mira a fornire una visione d’insieme del ruolo, dell’identità, della cultura e dell’eredità di un popolo che, sotto la guida di Alboino varcò le Alpi Giulie nel 568.  I longobardi occuparono quello che era un crocevia tra Occidente e Oriente, un tempo cuore dell’Impero Romano e ora sede della Cristianità, ponte tra Mediterraneo e Nord Europa e per questo  motivo si trovarono ad affrontare grandi sfide economiche e sociali, intraprendere mediazioni culturali, dar vita ad alleanze strategiche.

L’esposizione racconta modelli insediativi ed economici introdotti dai  Longobardi, le strutture del potere e della società nel periodo dell’apogeo fino alle testimonianze della Longobardia Meridonale tra Biziantini e Arabi, principati e nuovi monasteri.
Tra le testimonianze più interessanti  vi sono le necropoli recentemente indagate con metodi multidisciplinari e mai presentate al pubblico, i contesti goti con la sovrapposizione di gruppi longobardi come il nucleo di tombe di Collegno in provincia di Torino, mai esposti prima e la necropoli cuneese, di Sant’Albano Stura.

Tra gli oggetti si enumerano armi, gioielli, preziosi vasi di vetro, paramenti di cavalli che testimoniano una società complessa, fortemente militarizzata, multietnica, dal raffinato artigianato che si caratterizza per le manifatture di eccezionale livello tecnico e gusto. Straordinari sono i corni potori  in vetro che costituiscono un prestigioso simbolo di status che rimanda alla convivialità e all’ostentazione sociale del banchetto.

La visita sarà tenuta da un archeologo professionista – Guida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

Per contatti e prenotazioni*
infoline: 3494570346
email: info@archeologianapoli.com
Prenota direttamente su: www.archeologianapoli.com

 

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Napoli Medievale. Arte, bellezza e potere

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Sabato 17 Febbraio, ore 10.30

Napoli Medievale. Arte, bellezza e potere

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 8€ (nel contributo di partecipazione NON è incluso il Biglietto d’ingresso al Complesso di Donnaregina)

Appuntamento in via Carbonara, davanti alla Chiesa di San Giovanni a Carbonara, ore 10.15
Il secondo itinerario dedicato alla Napoli Medievale e allo splendore dei cosiddetti “secoli bui” toccherà le chiese di San Giovannia Carbonara e Donnaregina Vecchia.

I due complessi, tra i più suggestivi di Napoli, mostrano cicli d’affreschi eccezionalmente conservati e le monumentali tombe di Maria d’Ungheria moglie di Carlo II d’Angiò e Ladislao di Durazzo.

I sensazionali apparati  decorativi e la peculiarità delle architetture, in particolare  Donnaregina, attraverso  messaggi, talvolta espliciti, manifestano il linguaggio del potere dei sovrani e ci raccontano la storia di Napoli dall’apogeo degli Angioni al declino della dinastia fino alla conquista aragonese.

La visita sarà tenuta da un archeologo professionistaGuida abilitata della Regione Campania
Il tour avrà luogo solo se si raggiungerà un numero minimo di partecipanti.

 

Per contatti e prenotazioni*:
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Il complesso di San Nicola a Tolentino

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Sabato 10 Febbraio, ore 10.30

Il complesso di San Nicola a Tolentino

Appuntamento davanti all’ingresso della stazione della Funicolare Centrale, Corso Vittorio Emanuele
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA- Contributo di partecipazione 10 € 

Itinerario alla scoperta di uno dei tesori nascosti della città di Napoli, il complesso di San Nicola da Tolentino, ubicato sulla salita omonima, nei pressi del corso Vittorio Emanuele. La chiesa venne fondata nel 1618 nella zona dove si trovava uno dei palazzi del Regio Consigliere Scipione De Curtis che egli stesso provvide a donare all’ordine degli Agostiniani per la costruzione di un’infermeria. Dopo la rovinosa eruzione del Vesuvio del 1631, che costrinse i frati a spostarsi da Resina, vi si trasferì il noviziato dell’ordine e l’intero complesso ebbe un notevole sviluppo, prima di essere evacuato nel decennio francese per l’espulsione dei frati. Il monastero fu quindi dato in gestione prima ai monaci di San Martino e, successivamente, ai padri Vincenziani della Missione; questi ultimi presero possesso dell’edificio nel 1836, venendo a loro volta espulsi nel 1860 per poi rientrarvi ai primi anni del Novecento. Nel santuario è presente una forte devozione verso la Madonna di Lourdes, sviluppatasi alcuni anni dopo le apparizioni, infatti all’interno della chiesa è riprodotta una grotta simile a quella di Lourdes. Dopo la visita all’interessante chiesa ci sposteremo negli spazi del monastero, nel suo immenso giardino ricco di piante secolari e sulla terrazza, punto privilegiato da cui godere a pieno la bellezza del golfo di Napoli, che attualmente ospitano il B&B “Casa Tolentino”, dove verrà offerto un caffè a tutti i partecipanti.

 

Per contatti e prenotazioni**:
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